Due chiacchiere con Giusy Ciurciù, l’artista che ha ideato, progettato e sviluppato la collezione ‘Dipinti a mano’ di Occhialeria d’Arte! Tra colori e pennelli, ci racconta come è nata la passione per questo mondo e di come si diverte a raccontare la Sicilia tramite gli occhiali, senza tralasciare uno spunto di riflessione e anche provocazione a tutela dell’artigianato.
Ciao Giusy, raccontaci chi sei e il tuo percorso professionale nel campo artistico
Sono Giusy Ciurciù, nata nel 1991 nell’incantevole Ragusa, capitale dell’arte barocca siciliana. Ho frequentato l’Istituto d’Arte ‘Salvatore Fiume’ di Comiso (RG), dove ho appreso tante tecniche di disegno e progettazione che mi hanno permesso di perfezionarmi come artista. Dopo il diploma, sono iniziate ad arrivare le prime commissioni su richiesta. È stato li che ho deciso di mettermi in gioco, spinta e sostenuta dalle persone intorno a me, ho deciso di mettermi in gioco applicando le mie conoscenze e la mia arti in ambito lavorativo.
Quando e come è nata questa tua passione?
La mia passione è nata molto tempo fa. Ho un ricordo nitido, ero solo una bambina, un giorno ho tolto i tappi dai pennarelli, ne ho presi un pugno per mano, ed è stata magia: iniziai a correre per casa imbrattando i muri del corridoio come se in quel momento vivessi in un mondo in cui si potessero esprimere tutte le emozioni senza regole. Mi sentii libera, felice e spensierata, una sensazione fantastica! Anche se ..emh.. ovviamente, un attimo dopo, le urla di rimprovero dei miei genitori mi riportarono con i piedi per terra. Vi racconto questo piccolo aneddoto perché è stato il primo momento che ricordo in cui mi appassionai davvero alla potenzialità dei colori e all’infinita immaginazione da usare per esprimere se stessi o la propria visione del mondo.
Gli occhiali che hai dipinto rappresentano un mix tra innovazione, i materiali usati, e tradizione, la pittura, una delle forme di arte più antica. Come si uniscono queste due forme?
Queste due forme si sposano perfettamente sia con la mia arte che con il lavoro che porto avanti per Occhialeria d’Arte. Solitamente si immagina che un disegno, una pittura venga realizzata su carta o tela; per me è stimolante studiare le varie forme e materiali degli occhiali, come il legno, l’acetato, il metallo etc.. e ideare, poi, il progetto da realizzare in micropittura sugli occhiali. Il mix perfetto si ottiene creando un’armonia tra materiali, soggetti rappresentati e tecniche di pittura rivisitate.
Cosa racconti quando dipingi gli occhiali? Cosa è per te la Sicilia?
Per nostra fortuna, non siamo gli unici ad amare la Sicilia, è la meta preferita di tante persone nel mondo che la apprezzano per le bellezze che ci offre. Gli occhiali della linea Dipinti a Mano sono, dunque, ispirati alla Sicilia, una terra ricca d’arte, moda ma anche profumi, cibi sani e deliziosi, miti e tanto altro che ho scelto di rappresentare in ogni occhiale di questa collezione. Per me la Sicilia è essenza, il passato che rivive sempre. E che, magari, non sarà mai cancellato.
Dietro ogni paio di occhiali della collezione Dipinti a mano si nasconde un bozzetto che rivela la sua progettazione più intima. Come nasce ogni progetto?
Nei progetti della collezione ‘Dipinti a mano’ prendo spunto da quanto ci circonda: dai monumenti millenari come ‘Al Aziz’, ispirato al Catello della Zisa di Palermo, o ‘Eremiti’, ispirati alla Chiesa degli Eremiti, situato nel centro storico di Palermo, nei pressi del palazzo dei Normanni, sempre a Palermo, all’antica tradizione portata avanti, di generazione in generazione, di pizzi, merletti e lavorazioni artigianali che da molto tempo arricchiscono abiti, tovaglie e corredi. È proprio da questa ispirazione che nasce il modello Macramè, un ritmico gioco di intrecci che rievoca gli antichi nodi annodati sapientemente da abili mani marinaie.
I colori che utilizzi esprimono stati d’animo? Come ti senti quando dipingi?
Mi diverto molto giocando con i tanti colori che rappresentano la Sicilia, come il giallo dei limoni e del sole che sfuma all’arancio per regalarci incantevoli tramonti rossi. Rosso come la lava dell’Etna, le tonalità di blu del mar Mediterraneo che circondano la nostra Isola. Questi sono alcuni dei colori che sono il simbolo della Sicilia. Ci sono ancora le arance, i pomodori, i tanti colori ispirati dai carretti siciliani, dai pupi presenti in teatro, dai mercati popolari ancora oggi frequentatissimi. La Sicilia è un’esplosione di colori, forza e passione. Nel momento in cui sto ideando un modello, mi lascio totalmente trasportare da quella che è la sua storia e cerco di rappresentarla al meglio, per donarla al pubblico.
Ci racconti che tecnica hai utilizzato?
La tecnica utilizzata principalmente per la collezione dei Dipinti a Mano di Occhialeria d’arte Siciliana è la micropittura. Innanzitutto c’è sempre bisogno di preparare una base su cui lavorare, in questo caso gli occhiali, dipinti con dei pennelli sottilissimi e poi accuratamente sigillati per cercare di mantenere l’opera intatta negli anni; ovviamente avendo cura del prodotto che si ha in mano, da considerare una vera e proprio opera d’arte da indossare, unica ed inimitabile.
Gli elementi che hai dipinto raccontano la Sicilia. Qual è quello a cui ti senti più vicina? Perché?
Mi sento più vicina ad uno dei primi lavori realizzati per questa collezione, ‘Carretto’, ispirato ai motivi dei carretti siciliani. Ho scelto una montatura dalle forme tonde perché mi riporta alla mente le ruote del carro. Da qui è nata l’ispirazione di dipingere alcune parti riportando i colori vivaci. Il carretto è uno dei simboli siciliani più amati da tutti e sono sicura che sarà fonte di ispirazione per molti altri lavori.
Cosa significa essere artisti oggi?
Essere artisti oggi significa a volte trovare un pubblico che apprezza e condivide i tuoi lavori ma anche tante delusioni e critiche. L’importante è lavorare per migliorarsi, quindi superarsi. Nonostante gli intoppi, se si ha la perseveranza possono emergere degli ottimi lavori.
Oggi si parla di un grande ritorno delle tradizioni artigianali. Secondo te, come ci si sta muovendo in tal senso?
Si sta tornando a dare il giusto valore all’artigianato e al fatto a mano che è sinonimo di duro lavoro, passione e unicità. Chi non amerebbe essere vestito da capo a piedi da sarti e calzolai per indossare un outfit unico? Chi non amerebbe avere degli occhiali che raccontano la storia di una terra amata da tutto il mondo e sfoggiarla come un opera d’arte sul proprio viso? Chi non amerebbe avere in casa propria oggetti realizzati a mano? L’artigianato è una tradizione che spero non si perda mai del tutto, anzi, spero che possa trovare una stabilità maggiore nel prossimissimo futuro per più artisti.
Stefania
Meravigliosi occhiali e Meravigliosa artista Giusy. Complimenti a Occhialeria d’Arte.
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